Alzi la mano chi non ci ha giocato almeno una volta! Il mittico Indovina Chi? con i personaggi da scartare sulla base di domande, per indovinare chi è il personaggio posseduto dall'avversario.
Ovviamente come non citare il mitico Bill, faccia a uovo?
Il gioco esiste ancora ed è venduto dalla Hasbro dopo un leggero restyling per renderlo più al passo con i tempi, qua si trova la scheda.
Adesso un po' di amarcord (quelli che ho trovato):
Grande performance nel pezzo sui dialetti di Enrico Brignano a Zelig, una divertentissima rassegna e sulle cadenze e sonorità delle tante lingue degli italiani.
Incredibile la capacità e la fedeltà di interpretazione di Enrico Brignano per tutti dialetti!
Da questo pezzo forse diventa anche più chiaro come mai nel nostro paese latita un po' lo spirito di unità nazionale!
Luca Cordero di Montezemolo è un'altra grande imitazione inventata da Maurizio Crozza e presentata nel suo programma su LA7, Italialand.
Il super manager della Ferrari (!!) sempre indicato come in procinto di
"scendere in campo", è scimmiottato ed estremizzato nel suo ruolo simil
politico di leader del suo movimento di opinione, L'Italia dei Carini.
Nel raccontare i programmi del suo "movimento", fatti di frasi fatte prive di contenuto, sfortunatamente il Luca Cordero di Montezemolo di Crozza è sempre sprovvisto del mitico "foglio del come", così il Luca nazionale non riesce mai a dire come riesce a fare le cose che promette.
Piuttosto che affrontare i temi politici, il Montezemolo di Crozza finice per raccontare le sue avventure con i suoi ricchi amichetti dove non manca mai Giulia Sofia(ma chi è poi??), eccentrica rappresentante dell'Italia bene che ha sempre una proposta entusiasmante da fare ai sui amichetti.
Le ultime in ordine cronologico sono state la catastata con la geniale Giulia Sofia che voleva accatastare il Gargano come mansarda e la Valle D'Aosta come box doppio, la gladatoriata con
il grupetto dei ricchi amici che si rinchiude nel colosseo e con 12
leoni e Giorgetto (Giugiaro) che alza un nuovo concept di scudo!! e la botoxata per
farsi fare un ritocchino di massa nel reparto di chirurgia estetica
dopo essere finiti in quello di gastroentereologia per aver fatto
l'ostricata con ostriche avariate.
La Giulia Sofia è talmente geniale che su Facebook è nato un gruppo seguitissimo: "Amici di Giulia Sofia".
Fantastica! La lettera a Savonarola di Benigni e Troisi nel film del 1984 Non ci resta che piangere è una pietra miliare della comicità italiana.
I due, preoccupati delle sorti di Vitellozzo e dei suoi familiari,
decidono di scrivere una lettera a Savonarola per fermare la spirale di violenza e
oppressione.
Mario (Troisi) è preoccupato delle conseguenze di
qualche parola interpretata malamente dal "Santone" ed infarcisce la
lettera di ossequi e riverenze. Il saluto finale è geniale!
Estate quasi 1500. Caro
Savonarola... Santissimo Savonarola, quanto sei bello, quanto ci piaci a
noi due! Scusa le volgarità eventuali. Santissimo, potresti lasciar
vivere Vitellozzo, se puoi, eh... Savonarola, e che è, oh... diamoci una
calmata, eh, oh... e che è? Qua pare che ogni cosa, ogni cosa uno non
si può muovere che questo o quello, pure per te, oh. Noi siamo due
personcine perbene che non facciamo male a nessuno, che non farebbero
male nemmeno a una mosca, figuriamoci a un santone come te. Anzi, no,
no, anzi, varrai più di una mosca. Noi ti salutiamo con la
nostra faccia sotto i tuoi piedi, senza chiederti nemmeno di stare
fermo, puoi muoverti quanto ti pare e piace e noi zitti sotto. Scusa
per il paragone tra la mosca e il frate, non volevamo minimamente
offendere. I tuoi peccatori di prima, con la faccia dove sappiamo,
sempre zitti, sotto.
La lettera a Savonarola di Benigni e Troisi è una citazione di un'altra
famosa missiva scritta a quattro mani, quelle di Totò e Peppino
nell'altrettanto famoso film Totò, Peppino e la Malafemmina.